Rinnovo CCNL, siglata l’ipotesi di accordo tra sindacati e Federfarma. I contenuti e i prossimi step

508

Siglata l’ipotesi di accordo per rinnovare il contratto nazionale delle farmacie private tra Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e Federfarma

Siglata l’ipotesi di accordo per rinnovare il contratto nazionale delle farmacie private tra Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e Federfarma. Un passaggio arrivato a oltre otto anni dalla scadenza del precedente e dopo una lunga trattativa. A latere, sottoscritta anche «l’intesa relativa all’affidamento alle Farmacie del Piano nazionale vaccinale e delle attività di screening per il Covid-19 mediante tamponi antigenici rapidi e test sierologici, con la previsione della costituzione di un Osservatorio nazionale e di Comitati regionali paritetici».

Ccnl, siglata ipotesi di rinnovo. Prossimo step approvazione interna

«Tenuto conto delle posizioni espresse dalla parte datoriale nel corso di questi anni e delle caratteristiche della presenza sindacale nel settore» si legge nella nota congiunta di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs «la valutazione è complessivamente positiva. L’ipotesi di accordo consente di concludere una difficile vertenza e di riaffermare la funzione del contratto nazionale di lavoro quale fondamentale tutela per i lavoratori e le lavoratrici». Il testo «punta a valorizzare le professionalità, oltre a riconoscere un giusto adeguamento salariale». La trattativa è stata «chiusa grazie anche alle azioni di lotta e rivendicazione messe in campo in questi anni. Non ultima la mobilitazione nazionale programmata lo scorso aprile» anche «per denunciare alle Istituzioni e all’opinione pubblica la situazione nella quale lavoratori e lavoratrici venivano chiamati a un nuovo atto di responsabilità (la campagna vaccinale COVID 19) dopo aver garantito per oltre un anno il servizio sanitario indispensabile nella fase emergenziale, pur in assenza di qualsivoglia tutela contrattuale specifica e vedendosi negare da quasi otto anni il giusto riconoscimento salariale per la propria professionalità».

Tra i contenuti assistenza integrativa e nuova figura professionale

Tra i principali contenuti dell’ipotesi di accordo, continua la nota, viene previsto «un aumento salariale pari a 80 euro mensili, a decorrere dal primo novembre, in unica soluzione». Viene poi riconosciuta un’assistenza sanitaria integrativa: «si introduce il diritto alla prestazione a totale carico del datore di lavoro nella misura di 13 euro mensili. Ove non sia individuato il Fondo bilaterale per l’erogazione delle prestazioni, il lavoratore percepirà un importo retributivo di pari importo. Si prevede poi la riforma dell’Ente Bilaterale, secondo criteri di efficienza e certezza di prestazioni. Il suo finanziamento sarà ripartito tra datori di lavoro e dipendenti e decorrerà al momento di completamento del predetto cambiamento». Da un punto di vista professionale, «è stata introdotta una nuova figura nell’Area Quadri che, nell’ambito della “Farmacia dei servizi”, svolga attività di gestione di uno specifico settore o area oppure assuma la responsabilità del coordinamento dei servizi nelle Farmacie organizzate per svolgere pluralità di servizi». Per quanto riguarda i «permessi retribuiti, è stato confermato il diritto per i lavoratori in forza, mentre si introduce un criterio di maturazione progressiva per i nuovi assunti: per coloro che saranno assunti dal primo novembre dai titolari di Farmacie fino a 40 dipendenti, le ore di permesso aggiuntive alle ex festività (40 ore) verranno riconosciute in misura pari al 50%, decorsi tre anni dall’assunzione e in misura pari al 100% decorsi sei anni dall’assunzione. A tal fine si terrà conto anche del servizio prestato presso altre Farmacie e del periodo prestato in contratto a tempo determinato o di apprendistato».

Per vaccini e tamponi si costituirà un osservatorio. Riconosciuto un compenso aggiuntivo

A latere dell’Ipotesi di accordo «è stata sottoscritta anche l’intesa relativa all’affidamento alle Farmacie del Piano nazionale vaccinale e delle attività di screening per il Covid-19 mediante tamponi antigenici rapidi e test sierologici» continua la nota. «Essa prevede la costituzione di un Osservatorio nazionale e di Comitati regionali paritetici cui è assegnato il compito di individuare e suggerire, anche attraverso linee guida, adeguate soluzioni al fine di dirimere eventuali problematiche; inoltre, si conviene il riconoscimento di un compenso aggiuntivo non inferiore a 2,00 euro lordi, per ciascuna vaccinazione effettuata dal farmacista; quest’ultimo potrà, in alternativa, optare per un compenso forfettario annuale nella misura di 200,00 euro lordi».

Cossolo: farmacisti collaboratori essenziali in sviluppo nuovo modello farmacia

L’ipotesi di accordo ha messo le basi per una «valorizzazione professionale dei collaboratori» è stato il commento di Marco Cossolo, presidente di Federfarma nazionale, in una nota. D’altra parte, «i farmacisti collaboratori sono il patrimonio fondamentale della farmacia, al pari dei cittadini, e sono essenziali nello sviluppo del nuovo modello di farmacia, come ampiamente dimostrato anche durante l’emergenza sanitaria legata alla pandemia. Il rinnovo del contratto è il giusto riconoscimento per l’attività svolta dai farmacisti collaboratori anche alla luce degli impegni assunti fin dall’inizio delle trattative». «Si tratta di un passaggio molto importante» ha aggiunto Andrea Mandelli, presidente Fofi, «che riconosce il prezioso lavoro svolto dai farmacisti collaboratori anche durante la pandemia. Per legge non abbiamo un ruolo attivo nella contrattazione. Ma in questi mesi silenziosamente abbiamo cercato di tenere vivo il dialogo tra le parti anche quando le posizioni erano distanti». Il testo dell’accordo verrà ora sottoposto all’approvazione degli organi deliberanti di Federfarma e delle Organizzazioni sindacali dei dipendenti di farmacia privata. La durata prevista è fino al 31 agosto 2024.

Francesca Giani

fonte:Farmacista33