Titolo: Remunerazione aggiuntiva, prosegue l’iter. Ecco gli step e cosa si prevede

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La remunerazione aggiuntiva per le farmacie ha trovato formulazione nella bozza di decreto del ministero della Salute e ora passa all’attenzione della Conferenza delle Regioni. I contenuti

La remunerazione aggiuntiva per le farmacie, riconosciuta in via sperimentale per il 2021 e il 2022 dal cosiddetto Decreto Sostegni, ha trovato una sua formulazione nella bozza di decreto del ministero della Salute, su cui è stato acquisito l’assenso tecnico del Ministero dell’Economia e che ora dovrebbe andare all’attenzione della Conferenza delle Regioni. Secondo la norma, infatti, è stato previsto un finanziamento, a valere sulle risorse del Fondo sanitario, pari a 50 milioni di euro per l’anno 2021 e a 150 milioni di euro per il 2022, con una partenza fissata nel documento ministeriale da settembre.

Schema di decreto trasmesso da Ministero della Salute

Come si ricorderà, è stato il cosiddetto Decreto Sostegni (Decreto-legge n. 41/2021, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 69/2021- articolo 20) a prevedere una remunerazione aggiuntiva per le farmacie per “rafforzare strutturalmente la resilienza, la prossimità e la tempestività di risposta del Servizio Sanitario Nazionale alle patologie infettive emergenti e ad altre emergenze sanitarie, nonché alla vaccinazione anti Covid in farmacia”. Si tratta di una quota riconosciuta per il rimborso dei farmaci erogati in regime di Ssn “in via sperimentale” e strutturata per sostenere maggiormente le farmacie periferiche e quelle a fatturato Ssn più basso. All’interno della relazione tecnica e in quella illustrativa, che hanno accompagnato il Decreto Sostegni, erano state fissate le componenti, poi riprese dallo schema di decreto del Ministero della salute, su cui ci dovrebbe esserci un confronto mercoledì in sede di Conferenza Stato-Regioni.

Le misure a sostegno delle farmacie e per incentivare gli equivalenti

Secondo la bozza circolata e riportata dall’house organ di Fofi, tale remunerazione aggiuntiva è riconosciuta “a decorrere dal primo settembre 2021 e fino al 31 dicembre 2022”. Nel dettaglio, per tutte le farmacie “è dovuta una quota fissa aggiuntiva per singola confezione di 0,08 euro da applicare a tutti i farmaci rimborsati dal Ssn”. Come si legge nella relazione tecnica si tratta di una soluzione che ha come obiettivo la valorizzazione dell’atto professionale, sganciando la remunerazione dal prezzo del farmaco. È prevista poi, sempre per tutte le farmacie, una ulteriore misura finalizzata, in questo caso, all’incentivazione della dispensazione del farmaco al prezzo più basso: si tratta di “una quota premiale aggiuntiva di 0,12 euro, applicata ad ogni confezione di farmaci generici ed originator con prezzo pari a quello di riferimento”. Le attese, secondo il documento, sono che la quota di generici aumenti del 2% nell’ultimo quadrimestre del 2021 e di un ulteriore 1,5% nel 2022.

Farmacie periferiche e con fatturato Ssn basso: ecco cosa si prevede

Le altre quote sono destinate alle farmacie più piccole e sono da applicare per tutti i farmaci rimborsati dal Ssn. In particolare, “alle farmacie che godono della riduzione del 60% del multi sconto Ssn”, rurali non sussidiate, “è dovuta una ulteriore quota “tipologica” aggiuntiva per singola confezione di 0,12 euro”. Mentre per le “farmacie rurali sussidiate che godono dello sconto forfetario 1,5% è prevista una ulteriore quota aggiuntiva per singola confezione di 0,14 euro”. Tale quota è destinata a valorizzare il servizio reso dalle farmacie periferiche e a minor fatturato con il Ssn. Infine, “alle farmacie rurali e urbane con fatturato Ssn inferiore a 150 mila euro che sono esentate dallo sconto Ssn è dovuta una ulteriore quota aggiuntiva per singola confezione di 0,25 euro”. Per determinare l’impatto della sperimentazione punto di partenza è stata la classificazione di Aifa sulla base del fatturato Ssn e della tipologia di sconto. Appartengono alla categoria con sconto ridotto del 60%, secondo i dati riportati, 2.806 farmacie, a quella con sconto forfettario 1,5% 3.450 farmacie, mentre risultano esenti 892.

Francesca Giani

Fonte: Farmacista 33