Reflusso gastroesofageo, gestire il paziente al banco

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I sintomi del reflusso gastroesofageo sono comuni nella popolazione generale e fanno parte della pratica quotidiana di molti farmacisti. Dalla Fip una guida per la gestione e il consiglio su farmaci sintomatici e stili di vita

I sintomi del reflusso gastroesofageo sono comuni nella popolazione generale e fanno parte della pratica quotidiana di molti farmacisti, si possono gestire con diversi medicinali da banco per trattare i sintomi e il farmacista di comunità rappresenta un punto di accesso sono solo alle terapie ma anche a consigli su comportamenti e stili di vita corretti. Con questa premessa la Fip ha pubblicato una guida divisa i notto capitoli che approfondisce i principali fattori coinvolti nella comparsa del disturbo, i sintomi più comuni, lo screening dei pazienti, i consigli sullo stile di vita e la gestione farmacologica. Il manuale invita i farmacisti a migliorare il coinvolgimento del paziente e promuovere la cura di sé: “La guida – sottolineano gli autori – è stata sviluppata nell’ambito del lavoro della FIP per aumentare la sostenibilità dei sistemi sanitari attraverso l’empowerment della cura di sé”.


Principali cause e sintomi del reflusso

I sintomi da reflusso gastroesofageo sono una manifestazione clinica comune in tutto il mondo, con circa la metà degli adulti che sperimenta tali sintomi ad un certo punto della loro vita. I fattori di rischio includono cattive abitudini alimentari come il consumo eccessivo di grassi, spezie o cibi e bevande irritanti, sovrappeso, fumo, età avanzata, inattività fisica, insieme ad alcune condizioni di salute mentale come ansia o depressione. I sintomi più comuni, riportati dai pazienti, sono fastidio addominale (presente sotto forma di gonfiore, dolore o crampi), nausea o vomito, reflusso acido, dolore toracico, difficoltà di deglutizione (disfagia), rigurgito (ritorno di cibo in bocca dall’esofago) e perdita di appetito a causa del disagio. Altri sintomi correlati includono tosse, mal di gola e raucedine a causa della presenza di acido in gola.

Semplici domande e red flag: campanelli di allarme da non sottovalutare

I farmacisti possono aiutare i pazienti a fare una valutazione accurata della loro condizione, ponendo semplici domande che caratterizzano la frequenza, la natura e la gravità dei sintomi.
Tra le domande cardine individuate nel documento vi sono:
. Sente bruciore nella zona sopra lo stomaco?
. Si sente peggio quando mangia troppo?
. Da quanto tempo ha questi sintomi?
. Sta assumendo farmaci?
. Soffre di nausea o vomito?
. Quali altri sintomi sta riscontrando?

Dalle risposte a queste semplici domande, i farmacisti sono in grado da un lato di evitare la cronicizzazione del disturbo, attraverso consigli sullo stile di vita e trattamenti farmacologici, dall’altro individuare tutte quelle condizioni di allarme, che richiedono il consulto medico o dello specialista.
In particolare, i campanelli di allarme, red flag, includono la presenza di sangue nel tratto gastrointestinale, vomito persistente , perdita di peso progressiva e involontaria (fino al 5% del peso corporeo normale da sei a dodici mesi senza una causa identificabile), dolore toracico, dolore durante la deglutizione (odinofagia) o grave difficoltà a deglutire (disfagia) Altri fattori che richiedono un rinvio per un’ulteriore valutazione includono anemia, e una storia familiare di cancro del tratto gastrointestinale superiore.

Trattamenti farmacologici e comportamentali

La guida fornisce informazioni complete sui diversi trattamenti esistenti, sia farmacologici che non. I farmacisti possono fornire soluzioni efficaci per i sintomi del reflusso poiché interagiscono frequentemente con i pazienti. I farmaci dovrebbero essere usati durante la presentazione dei sintomi e l’uso cronico dovrebbe essere considerato solo a seguito di prescrizione medica. Inoltre, l’uso dei medicinali dovrà essere sempre accompagnato da consigli educativi sulle opzioni non farmacologiche e sullo stile di vita per supportarne l’effetto. È importante che i pazienti evitino di fumare, di bere quantità eccessive di alcol, lo stress e l’eccesso di peso. La nutrizione può svolgere un ruolo importante nella prevenzione delle condizioni di reflusso. Evitare cibi piccanti, grassi o acidi, oltre a un eccesso di caffeina o alcool, può aiutare a mantenere un pH dello stomaco neutro. Prima di andare a letto la sera è importante limitare la quantità di cibo ingerito. Per i pazienti con frequenti disturbi gastrointestinali, il consiglio dovrebbe essere quello di mangiare pasti più piccoli e più frequenti per facilitare la digestione ed evitare la sensazione di gonfiore.

Paolo Levantino
La guida della Fip “Managing reflux symptoms in the community pharmacy
https://www.fip.org/file/5436

Fonte: Farmacista33