La cellulite

A cura della Dr.ssa Claudia Ferullo - Dr. Daniele Terenzio

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La cellulite è un disturbo dell’ ipoderma un tessuto di natura adiposa che si trova al di sotto del derma e che costituisce una delle riserve energetiche dell’organismo. 

L’ ipoderma svolge questa attività (sinteticamente) con una azione lipolitica che determina lo scioglimento dei grassi (trigliceridi) quando il bilancio calorico è negativo; oppure di liposintesi che attiva il deposito dei grassi, quando il bilancio è positivo. 

Il tessuto adiposo soddisfa le richieste energetiche dell’organismo, soprattutto grazie ad una buona microcircolazione nell’interno della massa adiposa e alla diffusione regolare delle molecole di grasso, i trigliceridi.
In realtà si deve immaginare il sistema circolatorio come una rete di trasporto di sostanze al derma e di ridistribuzione dal derma
ai tessuti delle riserve energetiche. 
Ma non solo, poiché il sistema circolatorio veicola tutti i processi biologici di riassorbimento liquidi interstiziali e dei rifiuti tossici.

Tutti i fattori che causano alterazioni localizzate del microcircolo , con il tempo determinano una compromissione anatomica e funzionale dell’unità vascolare del tessuto, con problemi a carico dell’ipoderma e dello strato immediatamente sovrastante, cioè
il derma. 

La cellulite è determinata dalla degenerazione della microcircolazione del tessuto adiposo con alterazione delle sue più
importanti funzioni metaboliche. Questa patologia è lenta ma inesorabilmente involutiva per i tessuti e le manifestazioni esterne altro non sono che un segno dei notevoli danni interni che in ultima analisi interessano tutto il Sistema Circolatorio. Non va dimenticato inoltre che una netta distinzione va fatta tra le Adiposità Localizzate e la Cellulite propriamente detta, diagnosi che spetta ad un medico. Il termine medico che identifica la patologia è “Pannicolopatia Edemato-Fibrosclerotica” 

Macroscopicamente si osserva una ipertrofia, cioè l’aumento di volume delle cellule adipose con ritenzione idrica e stasi di liquido negli spazi intercellulari. Le cellule, gli adipociti, subiscono alterazioni di forma e di volume, rotture e lacerazioni della membrana che le avvolge, con conseguente uscita dei trigliceridi, cioè il grasso propriamente detto. Potrebbero intervenire anche processi a carico del tessuto reticolare e dell collagene, con chiaro disordine di tutta la struttura del derma.
Il pannicolo adiposo si distribuisce in modo differente nei due sessi: nella donna è più accentuato nel distretto inferiore del corpo, zona questa che presenta particolare sensibilità verso l’azione svolta dall’estrogeno e dal progesterone, i tipici ormoni femminili.
La donna, anche se longilinea, tendenzialmente presenta accumuli adiposi più marcati a livello dei fianchi. 
Il sesso maschile presenta un adipe localizzata soprattutto in sede addominale e viscerale ( “la pancetta” ).


I vari stadi della cellulite

Normalità
Buona irrorazione del tessuto adiposo con funzionali scambi metabolici.

Stadio 1
Iniziale alterazione dell’irrorazione sanguigna, formazione di edemi. I vasi sanguigni presentano un’ alterazione della parete,
sotto forma di una alterata permeabilità: si formano gli edemi e la pelle non risulta più elastica. Fase reversibile con la
eliminazione delle tossine e i grassi in eccesso.Gli scambi cellulari hanno un malfunzionamento e conseguentemente la
irrorazione ed ossigenazione sono carenti .Il processo è lento ma continuo sino alla inevitabile formazione di flogosi che 
interessa tutti i tessuti della zona.

Stadio 2
Fase consequenziale alla prima, in aggiunta le fibrille reticolare che circondano gli adipociti aumentano di spessore e di numero con conseguente riduzione del microcircolo: le tossine ristagnano e non vengono riassorbite dal microcircolo. La pelle appare ipotonica e pallida con parestesie e alterazioni della sensibilità, il collagene tende a circondare le zone colpite incapsulandole
ed isolandole. 

Stadio 3 
Le fibrille di collagene ormai incapsulano in una trama sia gli adipociti che il microcircolo, rendendo difficoltosi gli scambi: questa formazione si definisce micronoduli. Inizia la sclerosi del connettivo del derma con ipercheratosi e scarsa ossigenazione. Pelle a buccia d’arancia e dolore alla palpazione.

Stadio 4
I micronoduli si uniscono in una trama di macrodimensioni ormai apprezzabile alla palpazione, poiché si presentano mobili e dolenti al sollevamento. Può accadere che la trama si infittisca al tal punto da dar luogo al fibrosi che aderiscono al tessuto muscolare sottostante. La pelle è ormai ipotermica e striata con dolore spontaneo.


Tipi di cellulite 

Cellulite compatta 
In genere colpisce persone obese o anche di peso leggermente superiore alla normalità, ma può comparire anche nei magri,
o soggetti con una muscolatura tonica.
La cute risulta secca e spesso con smagliature. Dolorosa al tatto, la cellulite è però compatta pur trasformandosi nel tempo in molle. 

Cellulite flaccida (molle) 
Classica situazione dei soggetti che hanno sostenuto diete ferree e poco equilibrate, i tessuti sono imbibiti e fluttuano alla deambulazione.

Cellulite edematosa
Si manifesta in presenza di patologie circolatorie, caratterizzate da ristagni di liquidi nei tessuti.
Abbastanza dolorosa alla palpazione e caratterizzata da edemi. Non va sottovalutata poiché può essere il sintomo di nascoste patologie cardiache o renali se alla pressione digitale permane il segno.


Cause della cellulite 

All’origine della cellulite c’è un insieme di cause genetiche, costituzionali, ormonali e vascolari, spesso aggravate da vita sedentaria, da stress, da malattie epatiche, cattiva alimentazione, disturbi intestinali o da quelle patologie caratterizzate da una ritenzione idrica marcata. Al riguardo consigliamo di leggere le nuove indicazioni alimentari, proposte in sostituzione della 
piramide degli anni 80.

Ereditarietà 
Sono fattori predisponenti familiari, ad una accentuata sensibilità ormonale con concomitante fragilità capillare . Si descrive 
anche una predisposizione etnica e razziale, mentre sempre maggior rilievo sta assumendo, tra le cause predisponenti, un comportamento alimentare familiare scorretto. 

Fattori Ormonali 
Nel sesso femminile, l’alternarsi nel ciclo di estrogeni e progestinici, determina implicazioni nel microcircolo, in specie durante
la pubertà la gravidanza o nella fase premenopausa.

Nella pubertà per intervento degli estrogeni, i tessuti trattengono più liquidi,e le masse adipose tendono ad aumentare sui fianchi nei glutei e sulle cosce , anche in ragione di un allargamento del bacino per la definizione dei caratteri sessuali secondari femminili. Inoltre, se le irregolarità mestruali, tipiche di questa età della vita, sono importanti, si determina un terreno all’insorgenza della cellulite.

In gravidanza si verifica una delicata condizione ormonale associata spesso ad altri fattori, come la stitichezza, l’aumento della pressione addominale, un rallentamento della circolazione sanguigna degli arti inferiori e la sedentarietà: fattori che insieme contribuiscono allo sviluppo di cellulite. 

Altro momento critico, dovuto ad uno squilibrio ormonale tipico, è il periodo che precede la menopausa: facilmente in questo momento della vita di una donna si determina la malattia cellulitica. 
Tutte queste tappe della vita femminile sono accompagnate da un iperestrogenismo, che agisce anche sugli ormoni della tiroide
e ne riduce l’efficacia d’azione. La prolattina in eccesso favorisce l’insorgenza della cellulite perché causa un aumento della ritenzione idrica, mentre l’iperinsulinemia stimola una maggiore liposintesi, cioè l’azione di deposito del grasso, soprattutto nella parte inferiore del corpo. Un ipotiroidismo causa il rallentamento della lipolisi, che è il processo di scioglimento del grasso e favorisce l’imbibizione dei tessuti. 
L’uso di farmaci contenenti ormoni con il tempo può determinare il peggioramento del quadro lipodistrofico.
Per controbilanciare questi fattori, dovrebbe sempre esserci una vita sana ed equilibrata, ma in realtà, agenti diversi come il vestiario o le calzature inadatte, disturbi posturali ed atteggiamenti corporei scorretti, rallentando il circolo sanguigno e linfatico, vengono a peggiorare il sistema circolatorio.

Alterazioni a carico del circolo 
Immaginiamo il sistema circolatorio venoso come una rete di trasporto del materiale di utilizzo e di rifiuto del nostro corpo.Un sistema venoso tonico facilitato da una buona muscolatura da una elasticità dei vasi e da valvole funzionali, favorisce un trasporto efficiente.Se i fattori che aiutano il trasporto, in qualche misura non sono più efficienti è logico il determinarsi di rallentamento del flusso con stasi ed infine edemi che si sono le premesse della cellulite.. La microcircolazione assicura la nutrizione degli 
adipociti e la regolare diffusione delle molecole di grasso; se fattori diversi interferiscono con il corretto funzionamento dell’unità costituita da circolo e tessuti, si verifica anche il peggioramento del quadro cellulitico. 

Stress 
Fumo caffè fatica fisica modificazione repentine scarso riposo e cattive abitudini , ovvero i cambiamenti che portano ad un 
aumento ed accumulo di scorie, predispongono associandosi ad altri fattori, l’insorgenza della cellulite.

Calzature e vestiario 
Il piede costretto in una posizione innaturale da scarpe inadatte o tacchi troppo alti o con la punta troppo stretta, produce un sovraccarico per l’ avampiede e con il tempo si formano cuscinetti cellulitici a livello delle caviglie e cellulite diffusa e dura ai polpacci. 
Vestiti troppo stretti che comprimono eccessivamente e capi intimi attillati, ostacolano la circolazione linfatica e la sanguigna.
 
Postura e colonna vertebrale 
Tutte le situazioni che determinano variazione della fisiologica curvatura vertebrale , oltre a determinare disturbi ben più gravi, procurano in ogni caso un rallentamento della circolazione venosa reflua,con manifestazione di cellulite. Inoltre nell’obeso Il diaframma, che è un importante muscolo coinvolto nella respirazione, non riesce ad espandere l’addome e da questo derivano effetti negativi sulla ossigenazione dei tessuti e sui meccanismi di eliminazione di scorie metaboliche nonché ipossia dei tessuti. Stare troppo tempo seduti, con le gambe sempre accavallate, crea un ostacolo per il corretto circolo venoso e linfatico. Mantenere la stazione eretta e fissa, senza camminare, come succede in alcune condizioni lavorative, determina conseguenze negative sulla circolazione.Il camminare di conto fa molto bene, i muscoli interessati alla deambulazione agiscono come una pompa che riassorbe e spinge i liquidi verso il sistema venoso evitando le stasi. 


Rimedi contro la cellulite 

Massaggio 
Il principio è quello di stimolare la circolazione sanguigna distrettuale e conseguentemente aumentare l’ossigenazione del trofismo cutaneo. Va eseguita da un esperto poiché se praticato troppo energeticamente può portare a danni in specie su chi è predisposto a fragilità capillare. Discorso a parte merita il linfodrenaggio linfatico che è in grado di liberare i tessuti cellulitici da liquidi in eccesso e dalle tossine, agendo con un’ azione di drenaggio condotta direttamente sulle vie linfatiche e ghiandolari, può essere praticato sia manualmente che meccanicamente. Correttamente eseguito, riduce immediatamente la pesantezza e la circonferenza della zona trattata. La stessa azione meccanica si ottiene tramite la pressione dell’acqua con “spremitura ” dei 
vasi linfatici e venosi. Utili quindi le passeggiate sul mare o per i pigri sedute riposanti con l’aggiunta di sali salsobromoiodici. Ultimamente si praticano anche sedute con ozono che veicolato da particolari apparecchiature penetra nella cute con un’ azione vasoattiva e antinfiammatoria. 

Mesoterapia e ionoforesi 
Ambedue veicolano sostanze e farmaci, il primo con speciali aghi collegati a multiniettori, l’altro con corrente a basso voltaggio.
E’ importante che la scelta dei farmaci vada fatta da Medici dopo una diagnosi accurata.

Laser-terapia 
Utile nella cellulite edematosa e molle , indolore ed innocuo. Stimola l’ossigenazione e gli scambi cellulari. 

Elettrolipolisi 
Questa recente terapia si pratica tramite speciali aghi ad elettrodi usati a coppia, caricati l’uno positivamente l’altro negativamente. Essi veicolano direttamente ai tessuti i farmaci ( aminofillina, escina, antinfiammatori…) è particolarmente 
efficace nei casi di adiposità localizzata. Non si è mai dimostrato un’efficacia duratura della terapia, poiché risulta difficile individuare il dosaggio del farmaco e l’amperaggio giusto al trasporto. 

Ultrasuoni
Un cilindretto, che genera ultrasoni, viene fatto passare per una decina di minuti sulla pelle. Le vibrazioni prodotte rompono adeguatamente eventuali formazioni fibrotiche che ostacolano la microcircolazione ematica e linfatica. Sono sconsigliati in presenta di problemi circolatori anche di lieve entità, ma favoriscono l’assorbimento di creme e sostanze.

Pressoterapia
Il trattamento consiste in una azione drenante esercitata con un particolare protocollo di pressioni dosate da un apparecchio
che a mo’ di gambale si applica sulle gambe.
Particolarmente indicato per edemi concomitanti ad insufficienza venosa, dolori, parestesie. Controindicata nei soggetti affetti
da insufficienza cardiaca, da tromboflebite o problemi respiratori e renali. 

Lipoaspirazione e liposcultura 
Intervento chirurgico che asporta i depositi di grasso isolati. Questi depositi di grasso possono essere dovuti a fattori ereditari o costituzionali e non diminuiscono né con la dieta né con l’esercizio fisico.
La lipoaspirazione è spesso l’unico modo per eliminarli.
Può essere eseguita a qualsiasi età, tuttavia i risultati migliori si ottengono se la pelle ha ancora elasticità sufficiente per ridistribuirsi dopo l’asportazione del grasso.
L’intervento si esegue tramite l’asportazione delle masse adipose mediante cannule collegate ad apparecchiature aspiranti che penetrano nelle zone interessate attraverso piccole incisioni.
Il risultato è permanente ma non è consigliato poi aumentare di peso.


PRODOTTI COSMETICI 
Le creme, ben massaggiate, inducono un benefico effetto per il riassorbimento di microedemi ed in generale sulla microcircolazione.Riportiamo esempi di formulazioni per massaggi e creme:

1. Estratto idroglicolico di Edera
Estratto idroglicolico di Rusco
Estratto idroglicolico di Vite Rossa aa 10 gr
Eccipiente aa 30 gr

2. Estratto idroglicolico di Edera
Estratto idroglicolico di Rusco
Estratto idroglicolico di Ippocastano aa 15 gr
Eccipiente aa 45 gr

3. Estratto idroglicolico di Equiseto 5 gr
Estratto idroglicolico di Edera 10 gr
Estratto idroglicolico di Ippocastano 10 gr
Eccipiente 25 gr

4. Centella Asiatica E.F. 10 gr
Aesculus Hippocastanum E.F. 5 gr
Crema base q.b. a 100gr .
Si applica tutte le sere, massaggiando e prima di applicare è consigliabile frizionare con un asciugamano
per meglio dilatare i pori.

5. Fitoterapia:
Betulla Alba T.M. 
Fucus Vesciculosus E.F.
Juniperus Communis M.G.


Attività fisica 
Il consiglio è quello di un’ attività confacente al proprio stato di salute ed in ogni caso è importante mantenere tonico il sistema muscolare e cardiovascolare facendo lavorare in modo graduale i muscoli. 
Indicati gli sport che tonificano il sistema muscolare e cardiovascolare come il nuoto la corsa leggera o la bicicletta mentre sono da evitare quelli potenzialmente traumatici come lo sci il tennis e bobybilding.

Alimentazione
Evitare cibi molto salati, salumi, formaggi grassi e fermentati, fritti, scatolame, bevande dolcificate, succhi di frutta con sciroppo, alcolici, cioccolato, caffè, thè forte. 


Le sette domande

La cellulite è un problema di una certa fascia d’ età ?
R. Come abbiamo visto è piuttosto una malattia che ci accompagna dall’adolescenza, se non stiamo accorti.

La cellulite si vede ?
R. Nei primi stadi più che altro si SENTE, poiché i segni sono stanchezza alle gambe e aumento di peso, poi iniziano gli INESTETISMI veri e propri e allora forse sarebbe bene non sottovalutare le SENSAZIONI che il nostro corpo ci trasmette
molto precocemente…

E se provassi con le macchine ?
R. I cosiddetti Elettrostimolatori casalinghi, permettono di ATTENUARE la cellulite mediante un tipo di corrente che: attiva la 
lipasi, migliora la circolazione, tonifica i muscoli. Gli strumenti che invece agiscono tramite onde elettromagnetiche favoriscono l’eliminazione dei liquidi e stimolano la lipasi.

Diete ipocaloriche…
R. Va seguita solo se si è in soprappeso.Ovvero se si è solo qualche chilo sopra, è più gratificante raggiungere il peso con un regime controllato e un po’ di moto. Un consiglio: moderare il sodio ed inserire cibi a base di potassio, poiché con la cellulite c’è ritenzione di liquidi. 

La chirurgia estetica
R. Deve essere valutata da un esperto, e non a naso!!!. Gli effetti saranno duraturi, ma proprio per questo mai farsi ingannare.
E’ sempre e comunque un intervento.

La pillola fa male ?
R. E’ da sempre una dei maggior indiziati…Ma va scagionata in parte. Ovvero può essere un fattore determinate nella ritenzione idrica, ma solo in certi distretti, e poi se l’aumento di peso supera i 6/8 kg è inverosimile attribuire alla sola pillola le colpe.( da studi recenti il liquido di ritenzione attribuibile alla pillola non supera i 4 kg )

I Cosmetici sono utili ?
R. Per la cellulite nei primi stadi, le creme, agendo sulla microcircolazione e sui deposi adiposi, sono benefiche.
Per un trattamento di cellulite ad uno stadio più avanzato sono di “contorno” ad una azione specialistica, anche se non va mai dimenticato l’effetto psicologico positivo che determina il trattamento cosmetologico.