Integratori, effetto antiaging della taurina

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Un piccolo trial clinico condotto su donne tra 55 e 70 anni d’età ha osservato che l’integrazione di taurina potrebbe avere effetti anti-età

La taurina, riducendo alcuni markers di stress ossidativo, potrebbe avere effetti anti-età nelle donne tra 55 e 70 anni. È quanto osservato da un team dell’Università di San Paolo, in Brasile, guidato da Gabriela Ferreira Abud, che ha pubblicato i risultati di un piccolo trial clinico su Nutrition.


Il ruolo delle specie reattive dell’ossigeno nell’invecchiamento

L’invecchiamento è un processo fisiologico irreversibile accompagnato da cambiamenti funzionali e strutturali a livello di cellule, tessuti e organi. È stato ipotizzato che i disturbi associati all’invecchiamento siano un risultato di effetti cumulativi delle specie reattive dell’ossigeno (ROS), che porta a danno cellulare. Per questo, minimizzare i danni causati da un eccesso di ROS alle strutture cellulari potrebbe prevenire le malattie correlate all’età come ipertensione, diabete, aterosclerosi e malattie cardiovascolari e neurodegenerative. La taurina è un aminoacido ed è un efficace antiossidante dal momento che è in grado di neutralizzare l’acido ipocloroso prodotto dai leucociti durante l’infiammazione. Le sue proprietà antiossidanti potrebbero contribuire in modo positivo a mantenere le funzionalità dei mitocondri. Uno studio ha anche rilevato che l’integrazione di taurina ridurrebbe la disfunzione mitocondriale, mentre un’altra ricerca ha dimostrato l’effetto inibitorio della taurina sulla generazione di ROS.


Il trial clinico che ha studiato l’effetto della taurina vs placebo

Nello studio, i ricercatori brasiliani hanno valutato gli effetti dell’integrazione di taurina sui markers dello stress ossidativo nelle donne tra 55 e 70 anni. Si tratta di un trial clinico randomizzato, in doppio cieco, che ha coinvolto 24 donne che ricevevano 1,5 grammi di taurina o placebo per 16 settimane. L’outcome primario era determinare livelli plasmatici di taurina e di markers dello stress ossidativo, mentre gli outcome secondari erano gli effetti dell’amminoacido su misurazioni antropometriche, livelli di minerali plasmatici e funzionalità capillare, testati prima e dopo l’intervento. Dallo studio clinico, sono state escluse partecipanti fumatrici, che consumavano alcolici o che avevano una storia di malattia coronarica, renale cronica o infettiva. Le partecipanti, inoltre, si sono sottoposte a test dinamici sull’equilibrio e a misurazione della forza di stretta di mano. Infine, è stata valutata l’attività di superossido dismutasi (SOD) e glutatione reduttasi (GR).


Gli effetti della taurina sui marker di stress ossidativo

Dai risultati è emerso che la capacità funzionale è rimasta invariata prima e dopo l’assunzione di taurina, così come non ha subito variazioni l’intake di lipidi e carboidrati. Inoltre, i livelli di SOD sono aumentati dopo l’integrazione con taurina e sono rimasti più alti rispetto al gruppo di controllo. I livelli di GR, invece, sono rimasti bassi in entrambe le coorti. Infine, i livelli di malonildialdeide, un marker di perossidazione lipidica, sono aumentati tra i controlli, rispetto a chi riceveva taurina. Di contro, tra i soggetti trattati con taurina non c’era cambiamento dei livelli di malonildialdeide, il che suggerisce che la taurina potrebbe prevenire un aumento della perossidazione lipidica.

Sabina Mastrangelo

Fonte

Nutrition (2022) – doi: 10.1016/j.nut.2022.111706

Fonte: Farmacista33