CCNL, nuove mansioni del Farmacista: le tutele nell’ipotesi di contratto

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Il farmacista sta diventando sempre di più una figura sanitaria orientata all’assistenza al paziente

La farmacia è una realtà radicata nella sanità territoriale e, di conseguenza, il farmacista sta sempre più diventando una figura sanitaria orientata all’assistenza al paziente. Dall’inizio dell’anno, nell’armamentario del farmacista, sono entrati anche il prelievo di sangue capillare, i vaccini, i tamponi. Mansioni nuove che hanno richiesto un grande sforzo formativo, un profondo cambiamento, e nuovi profili di responsabilità nel collaboratore. Con l’ipotesi di rinnovo del Contratto nazionale, stipulata a settembre, sono state poste le basi per un primo riconoscimento e, tra gli strumenti che possono essere utili, ci sono una serie di luoghi di incontro istituzionalizzati tra le parti, tra cui la Commissione sugli inquadramenti. Sono alcuni degli elementi di riflessione emersi dal convegno organizzato da Fiafant nella cornice di FarmacistaPiù, dal titolo “Riconoscere l’evoluzione professionale dei collaboratori per la resilienza della farmacia – il nuovo contratto”.

Cossolo: se ci saranno risorse aggiuntive, disponibili a nuovo tavolo

Nell’ipotesi di rinnovo del Contratto nazionale dei collaboratori di farmacia privata, ha detto Marco Cossolo, presidente di Federfarma, nel suo intervento «ci sono degli aspetti di particolare importanza, a partire dal nuovo inquadramento (Q2) per il farmacista che ha in carico la gestione autonoma e la responsabilità di un ambito della Farmacia dei servizi». Si tratta di un passaggio che «apre a un ruolo di compartecipazione del collaboratore alle attività di gestione della farmacia, con la presa in carico di un elemento di tipo organizzativo, e instaura una prospettiva di carriera». Una seconda «innovazione è rappresentata dal riconoscimento economico dell’atto professionale, dalla remunerazione dell’attività della vaccinazione. L’aver ricompreso questo punto nel contratto è certamente un segnale di cambiamento». In generale, «possiamo dire di aver avviato un percorso, in particolare in relazione alla evoluzione del ruolo del farmacista, che può trovare ulteriore sviluppo strada facendo e con il prossimo rinnovo». E, proprio a proposito del prossimo rinnovo, Cossolo aggiunge: «la farmacia, quest’anno, dopo tanti anni, ha visto un rifinanziamento, attraverso la sperimentazione della remunerazione aggiuntiva. Lo avevo promesso all’inizio del mio primo mandato: con il rinnovo del contratto abbiamo trasferito il 40% di quanto è stato stanziato per le farmacie ai collaboratori. Attualmente sono in corso interlocuzioni per far ripartire, probabilmente da gennaio, la discussione sulla riforma strutturale della remunerazione. Nel momento in cui l’incremento per le farmacie venga stabilizzato e diventi definitivo, sono disposto a sedermi nuovamente al tavolo con i sindacati per condividere con i collaboratori una quota parte della eventuale cifra aggiuntiva, rispetto a quanto stanziato oggi».

FIlcams Cgil: avviato confronto su vaccini anti flu e boom tamponi

«Un’apertura» ha commentato Federico Antonelli, Filcams Cgil, «che va nella direzione di sostenere l’evoluzione in corso, richiesta in primis dai bisogni del Ssn, e di accompagnare al consolidamento della farmacia un consolidamento anche della posizione del collaboratore». In merito al contratto, «devo dire che il tavolo negoziale ha visto momenti di discussione molto accesi ma è importante aver chiuso la partita. Nessun contratto è mai perfetto e da parte nostra la valutazione positiva. Sappiamo che ci sono polemiche, tra i collaboratori, che è giusto ci siano. Ma aggiungo che i lavoratori devono anche far sentire partecipazione quando il contratto viene costruito. Certamente, un elemento che ha pesato e che non deve più verificarsi è il lungo periodo di vacanza contrattuale di oltre otto anni. Questa impostazione, è evidente, non può funzionare. Serve un riconoscimento puntuale, costante, di un impegno dei collaboratori che è dinamico, proprio perché orientato a rispondere alla pressione evolutiva a cui la farmacia stessa è sottoposta. Nel nuovo contratto, non a caso, un elemento di valore che è stato inserito è il principio del riconoscimento della prestazione professionale: è un passaggio non banale, che apre una strada. In questo senso, a livello di contenuti, non tutto era stato previsto e, ora, sui vaccini anti influenzali e sui tamponi, che hanno visto da ottobre, con l’estensione del Green Pass sul lavoro, un impulso incredibile, porteremo avanti un confronto. Proprio in questi giorni, c’è un incontro tra le sigle confederali e Federfarma per ragionare soprattutto sulle condizioni lavorative, sul modello organizzativo, a cui si vuole dare seguito per rispondere alle necessità del Paese, e valuteremo la disponibilità a discutere anche dell’elemento economico».

Nascono luoghi di confronto strutturati tra le parti. Tutela per riconoscere nuove mansioni

Non a caso, tra i diversi elementi del contratto da evidenziare, aggiunge Benedetta Mariani, presidente Fiafant, «è importante aver istituito luoghi di confronto strutturato tra le parti, sulla sicurezza su lavoro, ma anche con la Commissione sugli inquadramenti. La pressione evolutiva sul collaboratore è forte e impone uno sforzo formativo, una disponibilità al cambiamento, una responsabilità che non si possono dare per scontati. Penso che, oggi, ci sia bisogno di collaboratori motivati e riconosciuti, perché la partita per la farmacia si gioca oltre questo anno. In un sistema in trasformazione, come questo, proprio gli strumenti di confronto costruiti da questo contratto potranno essere particolarmente utili, ma vanno fatti vivere appieno da entrambe le controparti, in maniera che il prossimo rinnovo possa esser più completo nel ridefinire la figura del collaboratore, a compimento del percorso avviato oggi».

Francesca Giani

Fonte: Farmacista 33